Oggetto volatile
Aspetti individuali dell'improvvisazione del XVIII e XIX secolo illuminati.

In seguito alla ricerca teorica e pratica sulle pratiche esecutive storiche (che, pur non essendo complete, sono diventate esse stesse oggetto di ricerca nella terza generazione), da alcuni anni l'attenzione si è sempre più concentrata su qualcosa di ancora più effimero: l'improvvisazione. Come contro-concetto all'opera e al suo pesante carattere estetico, è inconcepibile senza di essa - da un'ornamentazione di piccolo formato della notazione a una cadenza supplementare da concerto a una composizione di grande formato.
Chiunque sia alla ricerca di spunti per ulteriori riflessioni sarà quindi lieto di fare riferimento a questo documento Volume Oltre le note. L'improvvisazione nella musica occidentale dei secoli XVIII e XIX Non si tratta però di un manuale, come potrebbe suggerire il titolo. Il volume è piuttosto un normale resoconto di un convegno (La Spezia, 2010) che raccoglie un totale di 20 contributi - e quindi non più di altrettanti singoli aspetti, che a volte si completano ai margini, ma che rivelano dolorose lacune anche nella visione d'insieme. Il curatore ne è consapevole e non cerca di nasconderlo nella prefazione. Ciò rende ancora più decisiva la qualità quasi costantemente elevata degli articoli pubblicati in inglese o in italiano, anche se si sarebbe voluto vedere meno dettagli negli argomenti trattati, ma invece una visione d'insieme, come è riuscito a fare Martin Kaltenecker (The Fantasy-Principle) nell'introduzione.
I singoli aspetti, che spaziano dalla musica portoghese per chitarra a cinque corde, al violino di Tartini, Bériot e Paganini, alle abilità tastieristiche di un Hummel e di una Clara Wieck, fino al canto di brani di Rossini e Donizetti, danno l'impressione di una materia difficile da sistematizzare. In ogni caso, i titoli che organizzano l'indice forniscono un orientamento - e rivelano le relative lacune: Il solo campo della musica per organo, che difficilmente può essere indagato attraverso tutti i secoli e gli stili, è rappresentato da un testo di sole cinque pagine e mezzo (su Louis Vierne). In definitiva, il volume è destinato solo agli specialisti, ma si spera che possa trovare posto in molte biblioteche. Come sempre nel caso di Brepols, il libro è arredato in modo eccellente.
Oltre le note. Improvisation in Western Music of the Eighteenth and Nineteenth Centuries, ed. by Rudolf Rasch, (= Speculum Musicae vol. 16), 387 p., € 100,00, Brepols, Turnhout 2011, ISBN 978-2-503-54244-7