33 modifiche e 50 variazioni
Anton Diabelli presentò un tema di valzer ai suoi colleghi compositori. Quello che ne fecero è riprodotto in questa nuova edizione, insieme al famoso ciclo di Beethoven.

La storia è nota: L'editore Diabelli inviò un valzer da lui stesso composto ai più stimati compositori e virtuosi dell'Impero austriaco con l'invito a contribuire a un'opera di variazioni in collaborazione. Dopo qualche esitazione iniziale, Beethoven diede naturalmente il contributo più importante. Il suo 33 Cambiamenti su un valzer e le altre 50 variazioni dei suoi colleghi professionisti sono state ora pubblicate insieme in un volume da Bärenreiter. (Quindi il tema del valzer di Diabelli non può essere così brutto come si legge ovunque...)
Per una volta, è lecito saltare il grande maestro e rivolgersi ad altri autori, più o meno noti. Sono molti quelli che si attengono pedissequamente al tema dato e non rivelano quasi mai un proprio approccio. Nella settima variazione, Joseph Drechsler dimostra che esiste un'altra strada. Il suo Quasi Ouverture con un'introduzione lenta seguita da un allegro ha un potenziale sinfonico. Emanuel Aloys Förster è ancora più dettagliato. Nel suo Capriccio Dopo un'audace modulazione, appare improvvisamente una fuga più estesa. Anche l'arciduca Rodolfo, importante allievo di Beethoven, ne scrive una. Il fatto che Simon Sechter abbia trasformato il valzer in un Imitatio quasi Canon e il giovanissimo Liszt, invece, un piccolo pezzo di bravura, probabilmente non è sorprendente. Alcuni virtuosi sono ovviamente desiderosi di stupire con salti audaci e passaggi impegnativi. Conradin Kreutzer, Heinrich von Lannoy, Hieronymus Payer e soprattutto Friedrich Dionys Weber sono senza dubbio tra questi. I contributi di Johann Nepomuk Hummel, Joseph Kerzkowsky e - chi si stupisce? - Franz Schubert. La sua Variazione in do minore è probabilmente la composizione più bella dell'intero volume.
Schubert non è l'unico a evitare la tonalità del tema di do maggiore. Johann Evangelist Horzalka, Joseph Huglmann e Franz de Paula Roser, ad esempio, sorprendono tutti in la bemolle maggiore. C'è stata qualche collusione? In ogni caso, era prevista l'ampia coda scritta da Carl Czerny, che attraverso percorsi labirintici conduce infine a un radioso do maggiore.
Questa edizione presenta queste variazioni, alcune delle quali completamente sconosciute, per la prima volta come Urtext. Come di consueto, è presente una leggibile prefazione sulla storia della composizione e un'esauriente relazione critica. Al posto delle "Note sulla prassi esecutiva", in questo caso sarebbero state forse più auspicabili alcune informazioni biografiche sui numerosi compositori dimenticati.
Beethoven: 33 Variazioni su un Valzer op. 120 / 50 Variazioni su un Valzer composte dai più importanti compositori e virtuosi di Vienna per pianoforte "Variazioni Diabelli", a cura di Mario Aschauer, BA 9656, € 27,95, Bärenreiter, Kassel