Conférence Romande

Am 1. Dezember versammelten sich Musikschulleitende aus den französischsprachigen Kantonen zur Conférence Romande. Gastgeberin war das Conservatoire de Fribourg, eine kantonale Musikschule mit über 40 Unterrichtsorten und rund 4000 Schüler:innen.

„Dieser  Austausch ist für uns als einzige Musikschule im Kanton sehr wertvoll“, sagt Nils Perrot, Mitglied der Schulleitung, „Es ist eine Chance für uns, andere Musikschulen und Gegebenheiten kennen zu lernen.“ 

Für Weiterbildung sorgte der Input von Richard-Emmanuel Eastes von der HES-SO. Rund ein Jahr nachdem ChatGPT und andere generative KI auftauchten zog er ein erstes Fazit. „Wieviele von Ihnen haben ChatGPT bereits ausprobiert?“, fragte er zum Einstieg. Fast alle Hände gingen in die Luft. Auf die Frage, wieviele der Teilnehmenden generative KI-Tools im Alltag regelmässig nutzen, antworteten immerhin ein Drittel mit einem Ja. Eastes demonstrierte Konversationen mit ChatGPT, kreierte Bilder und zeigte auf, wie sich KI auch in Sachen Musik ständig verbessert. „ChatGPT ist nicht Wikipedia, es sammelt nicht Wissen“, betonte er, „Es ist nur an Regeln und Wahrscheinlichkeiten interessiert.“ Dies machte er konkret deutlich: Er überzeugte ChatGPT davon, in der Tonart D-Dur gebe es drei statt der korrekten zwei Kreuze, worauf die KI sich entschuldigte und ihm recht gab. Als Assistent sei ChatGPT allerdings sehr hilfreich: Es fasse lange Texte zusammen, diene als Ideenlieferant, bringe E-Mails in Form, und vieles mehr.

Anschliessend lieferte Philippe Müller Informationen aus dem Verband. Dazu gehört ein Ausblick: 2025 wird der Verband Musikschulen Schweiz sein 50-jähriges Bestehen mit einer Art Tour de Suisse feiern, in Zusammenarbeit mit dem PowerUp Radio der Stiftung Kinderdorf Pestalozzi. Rege diskutiert wurde auch das Förderprogramms Junge Talente Musik und dessen Stand in den einzelnen Kantonen.

Auf der Traktandenliste stand schliesslich auch die Zukunft der Conférence Romande. Zumindest auf der organisatorischen Ebene wird es ab 2024 Änderungen geben, da an der  Delegiertenversammlung vom 24.11. entschieden wurde, regionale Konferenzen künftig nicht mehr Top-Down, sondern nach dem Bottom-Up-Prinzip durchzuführen. Dies bedeutet, dass der VMS überkantonale Konferenzen nicht mehr selber durchführt, sie aber gern unterstützt, sofern das Bedürfnis besteht. Die Wortmeldungen der Anwesenden zeigten deutlich, dass dieses Bedürfnis in der Romandie besteht. Vertretende des Kantons Waadt erklärten sich bereit, die Organisation der Conférence Romande 2024 zu übernehmen. 

Bilder: Anicia Kohler

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Assemblea dei Delegati

Punto della situazione e prospettive: a novembre i rappresentanti cantonali si sono riuniti per l’Assemblea dei delegati. Oltre allo scambio tra i Cantoni, il programma ha trattato anche il 50° anniversario dell’associazione nel 2025.

Foto: Margot Müller

Il presidente dell’associazione Philippe Krüttli ha dato un caloroso benvenuto ai presenti, in particolare ai nuovi delegati Stéphanie Küffer Weber (Canton Vallese) e Reto Inäbnit (Canton Berna). Sono stati approvati all’unanimità sia il preventivo che il piano pluriennale degli obiettivi 2024-2028, che definisce i compiti e i progetti dell’ASSM – dalla promozione dei talenti al networking, dalla digitalizzazione alla statistica. 

Messaggio culturale 2025-2028 e Giovani Talenti Musica

Il 22 settembre si è conclusa la fase di consultazione per il Messaggio culturale 2025-2028. L’ASSM ha redatto una risposta dettagliata, che Philippe Krüttli ha esposto durante l’Assemblea dei delegati. La risposta completa alla consultazione è disponibile al seguente link: https://www.verband-musikschulen.ch/de/downloads-links/dokumentensammlung/Download/529/VN_Antwort%20VMS23_d_Final_21092023.pdf.

Proseguono i lavori del programma «Giovani Talenti Musica». 16 Cantoni hanno già ricevuto un sostegno finanziario dall’Ufficio federale della cultura per avviare il programma. I seguenti Cantoni hanno già potuto stipulare un contratto di servizio:

  • Berna
  • Lucerna
  • Nidvaldo
  • San Gallo
  • Vaud
  • Zurigo

In altri cantoni, il contratto di servizio sta per essere stipulato e molti altri sono in fase di negoziazione.

L’ASSM pubblicherà sul sito i programmi cantonali «Giovani Talenti Musica» non appena verranno approvati dall’Ufficio federale della cultura.

Collaborazione dei Cantoni

In due progetti il Consiglio direttivo ASSM chiede esplicitamente la collaborazione dei Cantoni. Da un lato, si cerca un rappresentante delle associazioni cantonali per il gruppo di lavoro Statistica 2025, che raccoglierà ampie informazioni dai Cantoni.

Anche per il concetto di digitalizzazione è necessario il contributo dei Cantoni. Il concetto, che sarà a disposizione delle scuole di musica in forma digitale e dinamica, sarà presentato a un gruppo di esperti provenienti dal mondo delle scuole di musica (direttori/direttrici di scuole di musica o insegnanti di musica esperti di digitale).

Contatto dell’ASSM con le associazioni cantonali

Attualmente ci sono due conferenze regionali, in ognuna delle quali si incontrano responsabili e interessati di diversi Cantoni per scambi e formazione continua: la Conferenza regionale della Svizzera centrale e la Conférence Romande nella Svizzera occidentale. Il Consiglio direttivo ha proposto che in futuro queste conferenze non vengano più promosse autonomamente e che ci siano dei contatti regolari dei membri del Consiglio direttivo con le associazioni cantonali, proposta che è stata approvata dai delegati.

Notizie dai Cantoni

Uno dei punti più importanti all’ordine del giorno dele Assemblee dei delegati è l’informazione dai singoli Cantoni. Diversi delegati hanno riferito sulla situazione del programma di promozione «Giovani Talenti Musica» e sulle leggi cantonali riguardanti le scuole di musica, attualmente in fase di progettazione o di consultazione o di recente adozione. Lo scambio mette in evidenza quanto sia diverso il panorama delle scuole di musica in Svizzera.

Anniversario 2025

Tra due anni l’Associazione svizzera delle scuole di musica festeggerà il suo 50° anniversario. Motivo sufficiente per mettere in risalto le scuole di musica agli occhi del pubblico. Per l’estate/autunno 2025 è prevista una tournée radiofonica in tutti i cantoni, in collaborazione con la Fondazione Pestalozzi per bambini. A gennaio 2024 le associazioni cantonali riceveranno un bando concreto per la nomina delle scuole di musica. Il variopinto tour musicale si concluderà il 21 novembre 2025 con una festa a Berna.

Profilo professionale

Infine, i membri del Consiglio direttivo Christian Braun e Philippe Müller hanno presentato il nuovo „Profilo professionale per insegnati di musica“ e hanno ringraziato i partecipanti dell’ampio gruppo di lavoro presenti. Il lavoro è stato molto intenso ma proficuo. Il risultato è un nuovo documento di base orientato al futuro per la variegata professione, che può essere utilizzato sia come strumento per lo sviluppo a livello scolastico che per l’attività a livello politico. 

Membri del grupo di lavoro per il profilo professionale: Adrian Meyer, Beat Hofstetter, Lionel Zürcher, Marcel Blanchard, Céline Shuler (Bild: Margot Müller)

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«Un panorama a 360 gradi dell’educazione musicale»

Do-re-mi in una stanzetta silenziosa: è quello che fa un insegnante di musica nella vita di tutti i giorni? A partire dal giugno 2021, un ampio gruppo di lavoro guidato dall’Associazione svizzera delle scuole di musica esamina da vicino questa professione e ha sviluppato un modello professionale al passo con i tempi.

Il percorso professionale per diventare insegnante di musica è ben definito. Dopo aver superato l’esame di ammissione alla scuola universitaria, studenti e studentesse completano un bachelor e un master, quest’ultimo focalizzato su pedagogia musicale e didattica specifica. Impartiscono poi le loro lezioni privatamente oppure in una scuola di musica, spesso part-time, dando anche sufficiente spazio all’attività artistica. Una descrizione riassuntiva che non rende del tutto giustizia alla gamma di opportunità che si presentano dopo aver concluso con successo gli studi. Del resto, cosa significa insegnare musica? Sono lezioni individuali di strumento per bambini in età scolare? È la gestione di un’attività nel settore della musica e del movimento? La gestione del corso di canto genitore-figlio, di un ensemble per persone anziane, di un’orchestra giovanile, di gruppi musicali di tutti gli stili? L’insegnamento in collaborazione con insegnanti della scuola primaria? L’organizzazione e la direzione di musical e concerti? La creazione di attività di produzione musicale su smartphone o computer? 

Uniformare la percezione di questa professione

Nel novembre 2023 il gruppo di lavoro, composto da membri di diverse associazioni e da rappresentanti di scuole universitarie di musica e di scuole di musica di tutta la Svizzera, ha pubblicato il modello professionale di insegnanti di musica. Il documento vuole servire come base per studenti di musica e scuole universitarie di musica, nonché per responsabili dell’istruzione e politici. Va inteso come un aggiornamento del modello sviluppato nel 2006 e fornisce, in quattro capitoli, approfondimenti su temi quali la missione educativa, l’istruzione e la formazione continua, nonché l’insegnamento e l’apprendimento della musica.

L’allievo/a come punto centrale

Particolarmente importante per il gruppo di lavoro è il valore fondamentale della «centralità dell’allievo/a»: gli insegnanti di musica dovrebbero concentrarsi interamente su coloro che hanno di fronte. Vale a dire, ad esempio, prendere in considerazione i diversi profili e il baglio di esperienze individuali di ciascun allievo. Ciò richiede che gli/le insegnanti abbiano un atteggiamento inclusivo e una sensibilità nei confronti delle diverse esigenze e di particolari profili di apprendimento. Questo atteggiamento, soprattutto per quanto riguarda la dimensione fisica, è particolarmente importante nel settore della musica e del movimento, come sottolinea Céline Shuler, responsabile dell’ufficio di Rhythmik Schweiz.

La promozione di massa e dei talenti – Musica per tutti

Un altro punto centrale del modello professionale è che gli/le insegnanti di musica sono ambasciatori dell’educazione musicale e si impegnano in favore delle pari opportunità. «Gli/le insegnanti di musica incoraggiano i/le propri/e allievi/a a fare musica attivamente, sia in senso lato che ad alto livello» afferma Marcel Blanchard, vicerettore della scuola di musica Konservatorium. Anche Matteo Piazza, presidente della FeSMuT (Federazione delle Scuole di Musica Ticinesi), sottolinea l’importanza delle pari opportunità nell’educazione musicale, sancite per legge dall’articolo 67a della Costituzione federale.

Progredire e pensare al futuro

Il concetto di apprendere durante tutta la vita entra in gioco anche nell’educazione musicale. Tale apprendimento può assumere varie forme, secondo il modello in questione. Vengono menzionate attività come il coaching o l’insegnamento di gruppo, nonché la partecipazione a programmi di formazione continua sia in campo pedagogico che artistico.

Sensibilizzazione dell’opinione pubblica

Gli/le insegnanti di musica sono creativi, esempi musicali, motivanti, competenti nell’organizzazione e nella gestione di progetti, ma anche, ove necessario, spontanei, interessati all’evoluzione e capaci di lavorare insieme in diversi gruppi. Si tratta di requisiti di alto livello: esistono insegnanti di musica del genere? «Ma certo, molte cose non sono nuove e già realizzate» afferma Christian Braun, direttore della Scuola di musica di San Gallo. «Purtroppo, la gente non conosce ancora molte sfaccettature di questa bella professione» aggiunge Philippe Müller, direttore del Cercle Lémanique d’Études Musicales di Lutry. Julien Feltin, direttore dell’École de Jazz et de Musique Actuelle di Losanna, descrive il documento come un «panorama a 360 gradi dell’educazione musicale in Svizzera». Per il gruppo di lavoro, è chiaro che il modello professionale deve ispirare e servire da base per riflettere e favorire un ulteriore sviluppo. Allo stesso tempo, si vuole mostrare dove risiede il potenziale dell’educazione musicale, con l’obiettivo di ancorare ulteriormente tale attività a livello strutturale e politico in tutta la Svizzera.

Il modello professionale è disponibile in linea.

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Delegiertenversammlung vom 24. November

Bestandesaufnahme und Ausblick – im November trafen sich die kantonalen Vertretungen zur Delegiertenversammlung. Auf dem Programm standen nebst dem Austausch zwischen den Kantonen unter anderem auch das 50-jährige Jubiläum des Verbands im 2025.

Bild: Margot Müller

Verbandspräsident Philippe Krüttli begrüsste die Anwesenden herzlich, insbesondere auch die neuen Delegierten Stéphanie Küffer Weber (Kanton Wallis) und Reto Inäbnit (Kanton Bern). Sowohl das Budget als auch der Mehrjahreszielplan 2024 – 2028, der die Aufgaben und Projekte des VMS definiert – von Talentförderung bis Vernetzung, von Digitalisierung bis Statistik –  wurden einstimmig genehmigt.

Kulturbotschaft 2025 – 2028 und Junge Talente Musik

Am 22. September endete die Vernehmlassungsphase für die Kulturbotschaft 2025 – 2028. Der VMS verfasste eine detaillierte Antwort, auf die Philippe Krüttli an der DV noch einmal einging. Die komplette Vernehmlassungsantwort findet sich hier. Beim Programm „Junge Talente Musik“ geht die Arbeit weiter. Bereits haben 16 Kantone vom Bundesamt für Kultur finanzielle Unterstützung für den Start des Prozesses erhalten. Bereits konnten folgende Kantone eine Leistungsvereinbarung abschliessen:

  • Bern
  • Luzern
  • Nidwalden
  • St. Gallen
  • Waadt
  • Zürich

In einigen weiteren Kantonen steht der Erhalt der Leistungsvereinbarung kurz bevor, und mehrere andere befinden sich ebenfalls in Verhandlungen.

Der VMS wird die kantonalen Programme rund um „Junge Talente Musik“ auf der Website veröffentlichen, sobald sie vom Bundesamt für Kultur freigegeben werden.

Mitarbeit aus den Kantonen

In zwei Projekten ersucht der VMS-Vorstand explizit um Mitarbeit aus den Kantonen. Gesucht ist einerseits eine Vertretung aus den Kantonalverbänden für die Arbeitsgruppe Statistik 2025, die jeweils umfangreiche Informationen aus den Kantonen erhebt.

Auch beim Digitalisierungskonzept sind Inputs aus den Kantonen gefragt. Das Konzept, das den Musikschulen digital und dynamisch zur Verfügung stehen wird, soll einem Soundingboard bestehend aus Expert*innen aus der Welt der Musikschulen (Musikschulleitende oder digital affine Musikpädagog*innen) vorgelegt werden.

Kontakt des VMS zu den Kantonalverbänden

Aktuell gibt es zwei regionale Konferenzen, zu denen sich jeweils Verantwortliche und Interessierte aus mehreren Kantonen zum Austausch und zur Weiterbildung treffen – die Regionalkonferenz Zentralschweiz und die Conférence Romande in der Westschweiz. Der Vorstand beantragte, diese Konferenzen in Zukunft nicht mehr selber zu lancieren und stattdessen einen regelmässigen Kontakt der Vorstandsmitglieder zu den Kantonalverbänden zu fördern zu pflegen, und stiess damit auf Zustimmung der Delegierten.

Nachrichten aus den Kantonen

Zu den wichtigsten Traktanden der Delegiertenversammlungen gehören die Informationen aus den einzelnen Kantonen. Mehrere Delegierte berichteten über den Stand des Förderprogramms „Junge Talente Musik“ und von kantonalen Musikschulgesetzen, die sich in Planung oder Vernehmlassung befinden oder kürzlich verabschiedet wurden. Der Austausch macht jeweils deutlich, wie unterschiedlich sich die Musikschullandschaft in der Schweiz gestaltet.

Jubiläum 2025

In zwei Jahren feiert der Verband Musikschulen Schweiz sein 50. Jubiläum. Anlass genug, um Musikschulen in der Öffentlichkeit in den Fokus zu rücken. Geplant ist eine Radio-Tournee im Sommer/Herbst 2025 durch alle Kantone, in Zusammenarbeit mit der Stiftung Kinderdorf Pestalozzi. Die Kantonalverbände werden im Januar 2024 einen konkreten Aufruf zur Nominierung von Musikschulen erhalten. Die musikalisch-bunte Tournee wird am 21. November 2025 mit einer Feier in Bern abgeschlossen werden.

Berufsleitbild

Schliesslich stellten die Vorstandsmitglieder Christian Braun und Philippe Müller das neu erarbeitete „Berufsleitbild Musikpädagog*in“ vor und bedankten sich bei den anwesenden Mitgliedern der breit abgestützten Arbeitsgruppe. Die Arbeit sei sehr intensiv, aber gewinnbringend gewesen. Das Resultat ist ein neues, zukunftsorientiertes Grundlagendokument für den abwechslungsreichen Beruf, das sowohl als Instrument der Schulentwicklung als auch für die politische Arbeit genutzt werden kann.

Die Arbeitsgruppe „Berufsleitbild“, von links nach rechts: Adrian Meyer, Beat Hofstetter, Lionel Zürcher, Marcel Blanchard, Céline Shuler (Bild: Margot Müller)

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Programm Jugend+Musik

Mit dem Programm Jugend+Musik unterstützt der Bund unter anderem Musikschulen bei der Durchführung von Lagern und Projekten.

Flyer für das Programm J+M

Das Programm Jugend+Musik (J+M) des Bundesamts fördert den Zugang von Kindern und Jugendlichen zu Musik, ähnlich wie das Programm Jugend+Sport. Auch VMS-Musikschulen können davon profitieren – im Rahmen von J+M massgeblich unterstützt werden Musikkurse und Musiklager für Kinder und Jugendliche im Alter von 4 bis 25 Jahren, sowie auch die Aus- und Weiterbildung von Leiter:innen. Die jeweiligen Beiträge richten sich nach der Anzahl Teilnehmende. Dazu ein Rechenbeispiel: Bei einem Lager mit 35 Teilnehmende mit sechs Übernachtungen und J+M-Programm – das heisst täglich mindestens 5 Lektionen Musik, ausser am An- und Abreisetag – beträgt der Unterstützungsbeitrag CHF 4950.

Pro J+M-Lager und -Kurs muss jeweils eine der Personen aus dem Leitungsteam als J+M-Leiter*in ausgebildet sein. Die Ausbildung dafür besteht aus drei Modulen und dauert 6-7 Tage. Bis zu 70% der Ausbildungskosten werden von Jugend+Musik übernommen. 

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Von 33 auf 22 Musikschulen

Die Musikschulen im Kanton Luzern standen in den letzten Jahren im Zeichen der Transformation. Sie schlossen sich zu regionalen Musikschulen zusammen, verschlankten ihre Prozesse und erhöhten so auch die Qualität ihres Angebots.

Jubiläumsversammlung des Verbandes Musikschulen Luzern
Feierliche Generalversammlung zum 20. Jubiläum des Verbands für die Musikschulen des Kantons Luzern (VML). Bild: ZVG

Fusionieren – für mehr Qualität

Grund für die zahlreichen Fusionen im Kanton war die von der Stimmbevölkerung gutgeheissene Aufgaben- und Finanzreform 18 (ARF18). Zur Unterstützung finanzschwächerer Gemeinden übernimmt der Kanton neu die Hälfte der Kosten für alle Volksschulen, und damit, da sie Teil des Volksschulbildungsgesetzes sind, auch für die Musikschulen. Um davon zu profitieren, müssen Musikschulen allerdings mindestens 500 Fachbelegungen vorweisen können. Der Verband für die Musikschulen des Kantons Luzern (VML) hiess die Entwicklung von Anfang an gut. „Die Fusionen waren und sind zwar aufwändig für alle Beteiligten“, sagt Ursula Kleeb, Leiterin der Musikschule Adligenswil-Udligenswil und Delegierte des Kantons Luzern für den VMS, „Aber sie sorgen letztlich für mehr Einheitlichkeit und hohe Qualität, sowie auch für mehr Pensensicherheit bei den Lehrpersonen.“

Kennzahlen

An den 22 Musikschulen im Kanton mit insgesamt über 26’000 Fachbelegungen unterrichten rund 800 Lehrpersonen. Das Fächerangebot ist sehr breit und reicht vom Einzelunterricht – auch in traditionellen Instrumenten wie dem Schwyzer Örgeli – bis zum Ensembleunterricht. Die Zusammenarbeit mit Blasmusikvereinen ist intensiv und wird von beiden Seiten sehr geschätzt: „Die Blasmusik ist uns ein grosses Anliegen“, so Ursula Kleeb. Talentierte Kinder und Jugendliche profitieren bereits seit 2014 vom kantonalen Talentförderprogramm. Zudem können Musikerschüler:innen ihr Können in zahlreichen lokalen und regionalen Wettbewerben sowie auch dem Jugendmusikwettbewerb Zentralschweiz zeigen.

Zweimal pro Jahr organisiert der VML ein Treffen für Musikschulleitende im Kanton. Gerade auch wegen der Transformationsprozesse in den letzten Jahren ist das Bedürfnis nach Austausch gross, und es ist jeweils sehr gut besucht.

20 Jahre kantonaler Verband

Im Oktober 2023 feierte der Verband sein 20jähriges Jubiläum mit zahlreichen Gästen, unter anderem dem Luzerner Bildungs- und Kulturdirektor Dr. Armin Hartmann, der sein Grusswort mit folgenden Worten eröffnete: „Ein Musik-Kanton braucht starke Musikschülerinnen und Musikschüler. Musik macht alle glücklich und eine glückliche Bevölkerung macht den Kanton Luzern glücklich.“

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Innovativ leiten lernen

Seit 2021 können sich angehende Musikschulleiter:innen an der Hochschule Luzern – Musik aus- und weiterbilden. In Kooperation mit dem VMS erhalten sie das Diplom „Musikschulleiter*in VMS“.

Wie schreibe ich einen Businessplan? Wie funktioniert der Kultursektor? Wie wird sich Musikunterricht weiterentwickeln? Studierende des berufsbegleitenden Weiterbildungsangebots bekommen vom interdisziplinären Team von Dozierenden aus verschiedenen Departementen der HSLU (Musik, Wirtschaft, Design & Kunst) und weiteren Fachexpert:innen fundierte Inputs für die Praxis der Führung und des Unterrichts. „Mit dieser Interdisziplinarität haben wir sehr gute Erfahrungen gemacht“, sagt Studienleiterin Dr. Andrea Kumpe. „Die Studierenden profitieren vom Austausch und bekommen fundiertes Know-How mit auf den Weg.“

Das Angebot besteht aus dem DAS Kultur- und Bildungsinstitutionen leiten (Basis) und zwei CAS-Programmen zur Wahl.. Der „CAS Praxistools für die Leitung von Musikschulen“ – widmet sich den Themen Leadership und Innovation in Bezug auf Musikschulen. In Impulsworkshops, diversen Austauschgefässen und individuellen Coachings wird der persönliche Führungsstil reflektiert und verfeinert. Im „CAS Musiklernen neu gedacht“  steht die Auseinandersetzung mit dem Musikunterricht heute und in Zukunft im Fokus. Studierende erlernen und erproben Innovations- und Kreativitätstechniken und diskutieren future trends in (Musik-)Pädagogik und Digitalität.

Das Diplom „Musikschulleiter*in VMS“ wird nach Abschluss des DAS und einem der beiden CAS verliehen – die ersten Absolvent*innen des Studiengangs werden es im Frühling 2024 entgegen nehmen dürfen. Die zweite Durchführung mit insgesamt fünfzehn Studierenden hat bereits gestartet.

 

Auch in Bern (HKB) kann das Diplom „Musikschulleiter*in VMS“ erworben werden. Informationen zu beiden Studiengängen – in Luzern und Bern – finden sich auf unserer Website.

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1000 Baselländer Musikschüler:innen

Dass man viel bewirken kann, wenn man zusammensteht, zeigten die Musikschulen des Kantons Basel-Landschaft im September 2023. Über 1000 Kinder und Jugendliche aller 15 Musikschulen standen im römischen Theater Augusta Raurica in Augst gemeinsam auf der Bühne.

Musica Raurica im Bild – 1000 Musikschüler:innen aus dem Kanton Basel-Landschaft
Bild: Foto-Graf

„Wir hätten nie erwartet, dass so etwas möglich ist“, sagt Martin Burgunder, Präsident des OK und Vorstandsmitglied des kantonalen Verbands Musikschulen Baselland. Vor 3000 Besucher:innen und bei strahlendem Spätsommerwetter präsentierten Musikschüler:innen vier ganz unterschiedliche Konzerte mit Stücken von Edvard Grieg bis Ed Sheeran, von John Williams bis zu einer Uraufführung von von Stephan Hodel und dem Titel „Rock me, Augusta“. Besonders beeindruckt zeigten sich auch mehrere Regierungsräte des Kantons, die den Konzerten unter dem gemeinsamen Titel „Musica Raurica“ beiwohnten und in persönlichen Gesprächen sehr positive Feedbacks gaben. 

„Wir wollten die Arbeit der Musikschulen nach aussen tragen“, sagt Burgunder“, „Und wir wollten den Kindern ein Erlebnis ermöglichen, das sie nie vergessen würden.“

Die Idee für den Grossanlass entstand vor rund drei Jahren. Alle Schulleitungen wurden involviert, interessierte Lehrpersonen konnten sich bei einem der vier Grossformationsprojekte engagieren. So entstand ein Gemeinschaftswerk des ganzen Kantons, geprägt von Enthusiasmus und hohem, meist ehrenamtlichem Einsatz. Auf die Frage hin, was er anderen Kantonen empfehlen würde, die ein solches Projekt in Angriff nehmen möchten, sagt Burgunder: „Einfach Mut haben und machen!“ Er sieht die Vernetzung der Musikschulen im Kanton, die „Musica Raurica“ ermöglicht hat, als sehr erfreulich und ist überzeugt, dass sie langfristig Wirkung zeigen wird.

Aktuell besuchen im Kanton Basel-Landschaft rund 9000 Kinder und Jugendliche Einzelunterricht in einer der 15 Musikschulen. Weitere 4000 Schülerinnen und Schüler belegen Gruppenkurse wie Chor, Orchester, Band, Theater oder Tanz. Mehr als 500 Lehrpersonen sorgen für zeitgemässen Unterricht auf fast jedem Musikinstrument.

Bild: Foto-Graf

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Quando scuola e scuola di musica remano nella stessa direzione

Il 20.9.23, circa 50 direttori di scuole di musica dei Cantoni della Svizzera centrale si sono incontrati per uno scambio di idee e la conferenza regionale. L’evento si svolge annualmente ed è gestito congiuntamente dall’ASSM e dalla Scuola universitaria di musica di Lucerna.

Regionalkonferenz 2023 am Kampus Südpol

Foto: Margot Müller

L’incontro quest’anno si è focalizzato sulla collaborazione tra scuole di musica e scuole elementari. In un sondaggio prima dell’evento, le scuole di musica hanno indicato quali tipi di progetti e cooperazioni esistono attualmente – si è scoperto che la gamma è molto ampia e che in molti luoghi la collaborazione è regolare e istituzionalizzata. La materia „Musica e movimento“ è saldamente integrata nell’insegnamento quotidiano in numerose scuole di musica. Molte scuole di musica collaborano nell’ambito di progetti annuali, che includono settimane di progetto, presentazioni di strumenti, concerti o workshop di gruppi musicali. È anche abbastanza diffuso lavorare insieme nell’ambito di eventi più importanti – concerti o musical, spesso anche nel periodo natalizio.

Due esempi di collaborazione istituzionalizzata sono stati brevemente presentati alla conferenza regionale. Inoltre, un cortometraggio dell’EMSA ha animato la discussione. EMSA („Una scuola (di musica) per tutti“) è un modello dalla Germania con vari elementi costruttivi, che mira ad approfondire la cooperazione tra scuole di musica e scuole elementari, sia a livello pedagogico che strutturale. Alla base di questo modello c’è la nomina di due „coordinatori musicali“, una persona della scuola elementare e una della scuola di musica, che garantiscono processi e procedure affidabili e gestiti professionalmente, cosa che rappresenta una solida base per la collaborazione.

Le successive discussioni sul palco e di gruppo sono state molto animate. La collaborazione tra scuola di musica e scuola elementare è stata descritta dalla maggior parte dei partecipanti come auspicabile e fruttuosa. Due cose sono state evidenziate come importanti. In primo luogo, la collaborazione deve essere istituzionalizzata giuridicamente. E in secondo luogo, gli insegnanti di scuola di musica, che sono spesso abituati ad impostare lezioni individuali, dovrebbero seguire una formazione continua per ottenere gli strumenti necessari per lezioni di gruppo.

Philippe Krüttli ed Eva Crastan del Consiglio direttivo ASSM, come pure Andrea Kumpe e Matthjas Bieri del Dipartimento Musica della Scuola universitaria di Lucerna hanno ringraziato i partecipanti per i loro contributi e le discussioni stimolanti, invitandoli ad uno stand-up lunch.

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Ritiro nel Canton Zurigo

All’inizio di settembre, il Consiglio direttivo ASSM si è riunito nel monastero di Kappel am Albis che si trova in una splendida zona. Come ogni anno, lo scambio con l’associazione cantonale locale è stato uno dei punti centrali all’ordine del giorno – quest’anno con l’Associazione delle scuole di musica di Zurigo e quattro rappresentanti del suo Consiglio direttivo.

Il primo giorno, il programma prevedeva il Forum Formazione Musicale 2025 e nello stesso anno il 50° anniversario dell’associazione. Le discussioni hanno messo in risalto che il 2025 potrebbe diventare un punto culminante nella storia dell’associazione. Il Consiglio direttivo ha discusso alcuni temi scottanti nel settore delle scuole di musica e il concorso Good Practice per i progetti nelle scuole di musica. È seguito una preziosa discussione con Lorenzetta Zaugg dell’Ufficio federale della cultura sullo stato del programma «Giovani Talenti Musica». Nel frattempo, quasi tutti i Cantoni hanno potuto presentare i propri progetti: l’ASSM li metterà a disposizione sul suo sito al più presto. Un altro programma federale, „Gioventù + Musica“, nel prossimo periodo di finanziamento si concentrerà sulle pari opportunità – è stato discusso un possibile ampliamento delle attività. La serata è seguita in maniera più rilassata con un seminario di Mami Irisawa sul canto gregoriano e la polifonia del XVI secolo – dopo una breve introduzione e aiutato dall’acustica della chiesa del monastero, il Consiglio direttivo ha cantato l’“Ave Maria“ a quattro voci.

Un altro punto fisso del ritiro è stato un intervento sull’intelligenza artificiale da parte di Richard-Emmanuel Eastes, docente di HES-SO, che dal 2022 accompagna l’associazione nel settore della digitalizzazione. „L’intelligenza artificiale non è un trucco magico ((ce n’est pas un truc magique))“, ha detto, riportando come esempio positivo il fatto che ChatGPT può essere utilizzato in modo sensato come coach sia dagli insegnanti che dagli allievi. La sua conclusione: bisogna imparare a utilizzare l’IA.

Il presidente dell’ASSM Philippe Krüttli ha dato il benvenuto a quattro rappresentanti dell’Associazione delle scuole di musica di Zurigo per avere uno scambio di idee. «Vogliamo utilizzare la rete di contatti e promuovere gli scambi tra i Cantoni», ha affermato. Sono stati discussi il programma „Giovani Talenti Musica“ e la protezione dei dati nelle scuole di musica. Un accogliente aperitivo nel giardino del monastero e la successiva cena hanno ulteriormente favorito la conoscenza reciproca e la buona collaborazione esistente.

Dopo un’altra giornata piena di temi quali il piano pluriennale degli obiettivi, che viene sottoposto ogni anno all’approvazione dell’Assemblea dei delegati a novembre, Philippe Krüttli ha ringraziato per la bella atmosfera e la cooperazione concentrata e creativa, offrendo già un’anticipazione dell’anno prossimo. Nel 2024 il ritiro si terrà a Ginevra.

 

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Wenn Schule und Musikschule an einem Strick ziehen

Am 20.9.23 trafen sich rund 50 Musikschulleitende aus den Zentralschweizer Kantonen zum Austauschtreffen und der Regionalkonferenz. Der Anlass findet jährlich statt und wird jeweils vom VMS und der Hochschule Luzern – Musik gemeinsam verantwortet.

Regionalkonferenz 2023 am Kampus Südpol

Bild: Margot Müller

Im Zentrum des diesjährigen Treffens stand die Zusammenarbeit von Musikschulen mit Volksschulen. In einer Umfrage vor dem Anlass gaben Musikschulen an, welche Art von Projekten und von Zusammenarbeit aktuell besteht – es zeigte sich, dass die Palette sehr breit und die Zusammenarbeit vielerorts regelmässig und institutionalisiert ist. Fest in den Unterrichtsalltag integriert ist an zahlreichen Musikschulen das Schulfach „Musik und Bewegung“. An vielen Musikschulen besteht eine Zusammenarbeit im Rahmen von jährlichen Projekten. Dazu zählen Projektwochen, Instrumentenvorstellungen, Konzerte oder Bandworkshops. Ebenfalls recht häufig ist eine punktuelle Zusammenarbeit bei grösseren Anlässen – bei Konzerten oder Musicals, oft auch rund um die Weihnachtszeit.

Zwei Beispiele von institutionalisierter Zusammenarbeit wurden an der Regionalkonferenz kurz vorgestellt. Zusätzlich sorgte ein Kurzfilm von EMSA für Diskussionsanstösse. EMSA („Eine (Musik)Schule für alle“) ist ein Modell aus Deutschland mit verschiedenen Bausteinen, das sich zum Ziel setzt, die Zusammenarbeit von Musik- und Volksschulen pädagogisch und strukturell zu vertiefen. Grundlage des Modells ist die Ernennung von zwei „Musikkoordinator:innen“, je einer Person von der Schule und der Musikschule. Sie sorgen für verlässliche und professionell gestaltete Prozesse und Abläufe und damit auch für eine solide Basis für die Zusammenarbeit.

Mehr zu EMSA im Kurzfilm:

Die anschliessende Podiums- und Gruppendiskussionen gestalteten sich sehr lebendig. Die Zusammenarbeit von Musikschule und Volksschule wurde von den meisten Teilnehmenden als erstrebenswert und fruchtbar bezeichnet. Als wichtig wurden zwei Dinge herausgehoben. Erstens: Die Zusammenarbeit müsse rechtlich institutionalisiert werden. Und zweitens: Musikschullehrpersonen, die sich oft vor allem das Setting des Einzelunterrichts gewohnt sind, müssten sich in der Aus- und Weiterbildung das nötige Rüstzeug für den Gruppenunterricht holen können.

Philippe Krüttli und Eva Crastan vom VMS-Vorstand sowie Andrea Kumpe und Matthjas Bieri von der Hochschule Musik – Luzern bedankten sich bei den Teilnehmenden für die Inputs und die anregenden Gespräche und luden zum Stehlunch ein.

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Klausur im Kanton Zürich

Anfang September traf sich der VMS-Vorstand zur Klausur im wunderschön gelegenen Kloster Kappel am Albis. Wie jedes Jahr zählte der Austausch mit dem Kantonalverband vor Ort zu den zentralen Programmpunkten – dieses Jahr mit dem Verband Zürcher Musikschulen und vier Vertretern seines Vorstands.

Am ersten Tag standen das Forum für Musikalische Bildung 2025 und das 50-Jahre-Jubiläum im gleichen Jahr auf dem Programm. Die Diskussionen zeigten bereits, dass 2025 zu einem Höhepunkt in der Geschichte des Verbands werden könnte. Der Vorstand diskutierte über brennende Themen in der Musikschullandschaft und den Good-Practice-Wettbewerb für Projekte an Musikschulen.

Junge Talente Musik

Mit Lorenzetta Zaugg vom Bundesamt für Kultur fand anschliessend ein wertvoller Austausch über den Stand des Programms „Junge Talente Musik“ statt. Nahezu alle Kantone konnten unterdessen Konzepte einreichen – der VMS wird die Konzepte sobald möglich auf seiner Website zur Verfügung stellen. Bei einem anderen Programm des Bundes, „Jugend + Musik“, steht in der nächsten Förderperiode das Thema Chancengerechtigkeit im Zentrum – diskutiert wurde eine mögliche Erweiterung des Angebots. Für Auflockerung sorgte am Abend ein Workshop von Mami Irisawa zu gregorianischem Choral und der Polyphonie des 16. Jahrhunderts – nach einer kurzen Einführung, und gestützt von der Akustik in der Klosterkirche, sang der Vorstand bereits vierstimmig „Ave Maria“.

 

Künstliche Intelligenz und Musikschulen

Ein weiterer Fixpunkt der Klausur war ein Input zu Künstlicher Intelligenz von Richard-Emmanuel Eastes, Dozent an der HES-SO, der den Verband seit 2022 in Sachen Digitalität begleitet. „KI ist nicht ein Zauberding ((ce n’est pas un truc magique))“, sagte er und zeigte als Positivbeispiel auf, wie ChatGPT sowohl von Lehrpersonen als auch von Schüler:innen als Coach sinnvoll genutzt werden kann. Sein Fazit: Der Umgang mit KI will und muss gelernt sein. 

Austausch mit dem Verband Zürcher Musikschulen

VMS-Präsident Philippe Krüttli begrüsste vier Vertreter des Verbands Zürcher Musikschulen zu einem Austausch. „Wir möchten das Netzwerk nutzen und den Austausch unter den Kantonen fördern“, sagte er. Diskutiert wurden das Programm „Junge Talente Musik“ sowie auch Datenschutz in Musikschulen. Ein gemütliches Apéro im Klostergarten und das anschliessende Abendessen förderten das gemeinsame Kennenlernen sowie die bestehende gute Zusammenarbeit weiter.

Nach einem weiteren Tag, gefüllt mit Themen wie dem Mehrjahreszielplan, der jeweils im November der Delegiertenversammlung zur Genehmigung vorgelegt wird, bedankte sich Philippe Krüttli für die gute Stimmung und die konzentrierte und kreative Mitarbeit und gab bereits einen Ausblick ins nächste Jahr: Die Klausur wird 2024 in Genf stattfinden.

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L’Intelligenza Artificiale nella scuola di musica

L’AI (o IA in italiano) è sulla bocca di tutti: strumenti come ChatGPT o Midjourney, che creano testi o immagini, sono ormai ben conosciuti. E com’è con la musica? Quali possibilità offre l’IA per l’insegnamento della musica?

È evidente: l’IA fa corrugare la fronte. Sono già innumerevoli le canzoni che circolano su Internet create dall’intelligenza artificiale. Miley Cyrus canta Radiohead? Nessun problema, e incredibilmente bene. Indubbiamente il mondo della musica sta per essere invaso da un’ondata di cui non è ancora possibile valutare gli effetti. Lo stesso vale per il contesto pedagogico, dove sorge la domanda se un interlocutore di IA sia in grado di aiutare sufficientemente bene gli allievi nell’apprendimento di uno strumento al punto da poter sostituire l’insegnante, almeno in parte. D’altra parte, come la stampa e Internet, l’IA non scomparirà. Per gli insegnanti di strumento e voce potrebbe anche essere utile, facendo attenzione, cavalcare l’onda – per rimanere aggiornati. L’intelligenza artificiale può ispirare, può rendere più efficienti i processi, motivare gli allievi, sgravare gli insegnanti. Gli strumenti riportati nella seguente lista sono al momento gratuiti o costano 20-40 franchi all’anno.

Playbacks

In questo settore, l’IA aiuta già adesso a risparmiare molto tempo. Interessante è ad esempio Lalal.ai. Permette di togliere voci premendo semplicemente un pulsante, per esercitarsi sulla voce mancante o avere il playback di una canzone attuale. Moises combina diverse cose in un unico strumento. È possibile suddividere le canzoni, fino a cinque tracce singole e scelte a piacere. Successivamente, si possono adattare i ritmi delle tracce estratte e trasporli in altre tonalità.

Sperimentare con il songwriting, apprendere alla scuola della musica

Con AIVA, si può scegliere tra una varietà di stili, oltre a impostare la lunghezza, il ritmo e il tipo di battuta. Lo strumento genera poi una canzone, le cui tracce possono poi essere regolate a piacere. Boomy funziona in modo simile, ma è possibile registrare in aggiunta tracce audio, inclusa la propria voce. Attualmente, i risultati di entrambi gli strumenti vengono considerati per lo più nell’ambito del divertimento del sabato sera. Tuttavia, uno dei possibili futuri leader di mercato di Google, MusicLM, è già ai blocchi di partenza e gli interessati possono attualmente farsi mettere in lista d’attesa.  Il diretto concorrente MusicGen di Meta al momento crea solo brevi frammenti di 12 secondi ciascuno, ma le prime prove audio mostrano già una grande differenza tra il primo e l’ultimo strumento menzionati.

Ascolta: https://ai.honu.io/papers/musicgen/ 

Notazione musicale

ScoreCloud si definisce come „il software di notazione musicale più intelligente“.  Lo strumento crea partiture modificabili da file midi o audio – volendo, anche direttamente dalla voce. I risultati sono sorprendenti. Ciò consente agli allievi di creare molto rapidamente le proprie canzoni a casa.

Trascrizione

Con Chordify, facendo passare la canzone desiderata, si ottengono tabelle della diteggiatura per pianoforte o chitarra. Ciò consente agli allievi di selezionare a casa le canzoni dello stile musicale preferito e di suonarle direttamente senza che l’insegnante debba prima cercare e trascrivere video o file audio.

Creare materiali didattici

È noto che ChatGPT maneggia le informazioni in maniera molto liberale. Tuttavia, è già molto utile nella versione gratuita (come Bard di Google) se non si trova l’ispirazione per un brano adatto a un particolare allievo o a un argomento specifico – o se si vuole scrivere una lettera, riassumere testi lunghi, mettere insieme una strategia sui social media. Jasper è a pagamento, ma è ancora più utile perché fornisce link con ulteriori informazioni.

Amministrazione

Numerosi programmi di mail offrono già il supporto di IA. Con Gmail, ad esempio, „Smart Reply“ è utile: prepara belle e-mail in diverse varianti in modo da poter rispondere semplicemente premendo un pulsante. Interessante anche la funzione „Summary Cards“, che presenta visivamente in maniera chiara informazioni importanti derivanti dalle e-mail. Spark Mail offre qualcosa di simile. Anche per quanto riguarda i vari compiti della vita quotidiana, la compilazione del calendario e gli appunti delle riunioni, l’IA offre buoni servizi – ad esempio, workstream.ai è già disponibile.

 

Ci farebbe piacere ricevere le vostre opinioni! 

State già lavorando regolarmente con l’IA? Avete provato uno strumento in particolare? O vedete altri utili impieghi per l’IA nella vita quotidiana di una scuola di musica? Mettetevi in contatto con la nostra redazione, vi interpelleremo per una breve intervista. Vi ringraziamo anticipatamente e ci rallegriamo fin d’ora di un vostro contatto!

 

Von der generativen AI Dall-E generierte Bilder

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Künstliche Intelligenz und die Musikschule

Künstliche Intelligenz (kurz KI oder englisch AI) ist in aller Munde – gut bekannt sind Tools wie ChatGPT oder Midjourney, die Texte respektive Bilder erstellen. Wie sieht es mit Musik aus? Und welche Möglichkeiten bietet AI für den Musikunterricht?

Ganz klar: AI legt Stirnen in Falten. Im Internet kursieren bereits unzählige von künstlicher Intelligenz erstellte Songs. Miley Cyrus singt Radiohead? Kein Problem, und erstaunlich gut. Auf die Musikwelt rollt zweifellos eine Welle zu, deren Auswirkungen noch nicht abzuschätzen sind. Das Gleiche gilt auch im pädagogischen Kontext, wo sich die Frage stellt, ob ein AI-Gesprächspartner Schüler:innen beim Erlernen eines Instruments gut genug unterstützen könnte, um die Lehrperson wenigstens zum Teil zu ersetzen. Andererseits: Wie der Buchdruck und das Internet wird AI nicht verschwinden. Vorsichtig auf der Welle mitzureiten – um beim Bild zu bleiben – könnte sich auch für Instrumental- und Vokallehrpersonen lohnen. AI kann inspirieren, Abläufe effizienter gestalten, Schüler:innen motivieren, Lehrpersonen entlasten. Die im Folgenden aufgelisteten Tools sind aktuell gratis oder kosten zwischen 20 – 40 Franken im Jahr.

 

Playbacks

In diesem Bereich lässt sich mit AI schon jetzt viel Zeit sparen. Interessant ist zum Beispiel Lalal.ai. Damit lassen sich mit einem Knopfdruck Stimmen subtrahieren – um sie zu üben oder ein Playback eines topaktuellen Songs zu bekommen. Vieles in einem vereint Moises. Songs können in bis zu fünf Einzelspuren aufgeteilt und nach Wahl extrahiert werden. Anschliessend können die Tempi der extrahierten Spuren angepasst und in andere Tonarten transponiert werden.

 

Mit Songwriting experimentieren, Musikstile erlernen

Bei AIVA kann man aus einer Vielzahl von Stilen auswählen, sowie die Länge, das Tempo und die Taktart festlegen. Anschliessend generiert das Tool einen Song, dessen Spuren danach auf Wunsch angepasst werden können. Ähnlich funktioniert Boomy, wo zusätzlich Tonspuren eingespielt werden können – auch der eigene Gesang. Aktuell sind die Resultate beider Tools eher im Bereich Spielerei am Samstagabend einzuordnen. Allerdings steht einer der vermutlich zukünftigen Marktführer MusicLM von Google bereits in den Startlöchern, Interessierte können sich aktuell auf die Warteliste setzen lassen. Die direkte Konkurrenz MusicGen von Meta erstellt zu diesem Zeitpunkt nur kurze Snippets à 12 Sekunden, aber erste Hörproben zeigen bereits einen grossen Sprung zwischen den beiden erst- und letztgenannten.

=> Hören Sie sich hier erste Beispiele an

 

Musiknotation

ScoreCloud beschreibt sich als „die intelligenteste Musiknotations-Software“.  Das Tool erstellt aus Midi- oder Audiofiles bearbeitbare Partituren – wer mag, direkt ab Gesang. Die Resultate sind erstaunlich. Schüler:innen können so sehr schnell zuhause eigene Songs erstellen.

 

Transkription

Bei Chordify lässt man den gewünschten Song laufen und erhält parallel dazu Grifftabellen für Klavier oder Gitarre. So können Schüler:innen Songs für ihren ganz eigenen Musikgeschmack zuhause auswählen und direkt mitspielen, ohne dass die Lehrperson zuerst Videos oder Audiofiles zusammensuchen und transkribieren muss.

 

Unterrichtsmaterialien zusammenstellen

Dass ChatGPT recht freizügig mit Fakten hantiert, ist bekannt. Trotzdem ist es (wie auch Bard von Google) bereits als Gratisversion sehr nützlich, wenn die Inspiration für ein geeignetes Stück für eine:n bestimmte:n Schüler:in oder ein bestimmtes Thema fehlt – oder wenn man Briefe schreiben, lange Texte zusammenfassen, eine Social Media Strategie zusammenstellen lassen will. Jasper ist zwar kostenpflichtig, dafür aber noch hilfreicher, weil es gleich Links mit weiterführenden Infos mitliefert.

 

Administration

Bereits bieten zahlreiche Mailprogramme AI-Unterstützung an. Bei Gmail zum Beispiel ist „Smart Reply“ hilfreich: Es schreibt freundliche E-Mails in verschiedenen Varianten vor, so dass man mit einem Knopfdruck antworten kann. Interessant ist auch die Funktion „Summary Cards“, die wichtige Infos aus E-Mails visuell übersichtlich aufbereitet. Ähnliches bietet Spark Mail. Im Hinblick auf die verschiedenen Aufgaben des Alltags, die Zusammenstellung des Stundenplans und Notizen aus Sitzungen wird AI ebenfalls gute Dienste leisten – bereits verfügbar ist zum Beispiel workstream.ai.

 

Feedbacks erwünscht! 

Sie arbeiten bereits regelmässig mit AI? Sie haben ein bestimmtes Tool auf Herz und Nieren getestet? Oder Sie sehen im Alltag einer Musikschule weitere hilfreiche Einsatzmöglichkeiten für AI? Melden Sie sich bei der Redaktion, wir werden Sie für ein Kurzinterview kontaktieren. Danke im Voraus, wir freuen uns!

 

Von der generativen AI Dall-E generierte Bilder

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